Barba curata, papillon al collo e bacchetta in mano: basta poco per riconoscere subito Beppe Vessicchio. Ma cosa sappiamo sulla sua vita?
Non c’è anno in cui non ci si chieda se sarà presente o meno a guidare con la sua bacchetta almeno uno degli artisti in gara al Festival di Sanremo: rassicurante e amato da tutti, Beppe Vessicchio è a tutti gli effetti un’icona della kermesse canora che va in onda ogni febbraio dal teatro Ariston. Ma cosa sappiamo della sua vita? Scopriamolo insieme.
Beppe Vessicchio: la biografia
Giuseppe Vessicchio è nato a Napoli, nel quartiere Pianura, il 17 marzo 1956 (è quindi del segno zodiacale dei Pesci). Ha scoperto la musica da bambino, strimpellando con una chitarra e una fisarmonica che aveva in casa.
Suo padre però, come rivelato da lui stesso al Fatto Quotidiano, non voleva che studiasse chitarra classica, così Giuseppe ha frequentato il liceo (e si sarebbe anche iscritto ad Architettura). Tuttavia, appena ne aveva l’occasione, si intrufolava nelle lezioni del conservatorio e assorbiva tutto ciò che riusciva.
Beppe Vessicchio: la carriera
La sua carriera nella musica comincia proprio nella sua città: suona a qualche matrimonio e collabora come arrangiatore e musicista per artisti partenopei, come Edoardo Bennato, Peppino di Capri, Lina Sastri, Nino Buonocore e Peppino Gagliardi, e anche al di fuori di Napoli, come Gino Paoli. I due scrivono insieme, tra le altre cose, Ti lascio una canzone.
Beppe Vessicchio in questi anni fa parte della formazione originale dei Trettè, allora conosciuti con il nome de I Nottambuli, per i quali suona chitarra e pianoforte: sceglie poi di staccarsi dal gruppo di cabarettisti, per dedicarsi solamente alla musica, e viene quindi sostituto da Gino Cogliandro, che insieme agli altri due del gruppo, Mirko Setaro e Edoardo Romano, conoscerà il successo nello show comico Drive In.
Si concentra quindi sul suo percorso musicale, e arrangia brani per Vecchioni, Ornella Vanoni, Fred Bongusto, Ron, Lorella Cuccarini e Andrea Bocelli, per il quale scrive anche la canzone Sogno. Mette piede per la prima volta al teatro Ariston di Sanremo nel 1986, accompagnando Zucchero, ma il primo Festival da direttore d’orchestra ufficiale arriva nel 1990, con La nevicata del ’56 di Mia Martini.
Beppe Vessicchio diventa una figura fissa della competizione canora ed entra così nel cuore del grande pubblico: ne vince 4 di Festival, con gli Avion Travel (2000), Alexia (2003), Valerio Scanu (2010) e Roberto Vecchioni (2011), e ottiene altrettante volte il premio come Miglior Arrangiatore.
Vessicchio si fa poi conoscere anche per la sua partecipazione in trasmissioni televisive, come Buona Domenica, Viva Napoli, ma soprattutto negli anni da direttore d’orchestra e professore della scuola di Amici di Maria De Filippi. Dal 2017 entra nella commissione che seleziona i brani per lo Zecchino d’Oro.
Importanti tappe della sua carriera sono state anche la direzione in mondovisione del concerto in onore di John Lennon in diretta dal Cremlino, e il suo ruolo da direttore del gruppo rock più grande al mondo, il Rockin’1000, allo Stadio Artemio Franchi di Firenze.
Beppe Vessicchio: la vita privata
Il direttore d’orchestra più amato d’Italia si è sposato nel 1989 con Enrica, dopo ben 12 anni di fidanzamento. Insieme hanno una figlia Alessia, che ha dato alla luce la nipote Teresa. Ma anche quest’ultima è già madre di Alice, che ha reso Beppe ed Enrica bisnonni.
Beppe Vessicchio: curiosità
Beppe Vessicchio compare come attore nel film del 1982 Giggi il bullo di Marino Girolami: la sua parte è quella di autista di un carro funebre.
Al Festival di Sanremo 2022, ha suonato dal palco il pianoforte per la cover di Live and Let Die portata da Le Vibrazioni.
Nel 2018, Vessicchio ha portato in concerto il suo progetto “La musica fa crescere i pomodori”, sul quale ha scritto anche un saggio: il tema è quello della musica come terapia per piante e animali.